Il primo capitolo del libro si concentra prettamente sull’esprimere se stessi, sull’analizzare se stessi in maniera accurata. E’ vero, spesso ci sentiamo frustrati e limitati da frasi come “sei ciò che fai”, ma non è realmente così. Dentro ognuno di noi c’è molto di più di ciò che appare o che riusciamo a far apparire e questo è stato un punto davvero importante ed illuminante del testo.
Il libro prosegue con dettagliati esercizi di respirazione che soprattutto cantanti e musicisti dovrebbero conoscere, sia per l’utilizzo corretto della respirazione e del diaframma, sia per delle semplici tecniche di rilassamento. Essere ricettivi, open-minded ma soprattutto ben disposti a praticare.
Quando la testa è colma di caos, quando ritroviamo nella confusione una giornata poco produttiva, bisogna riuscire a svuotare la mente e, sempre con consapevolezza, rendere fruttuosa una situazione negativa. E trasformarla, ebbene sì, in un qualcosa di positivo, di produttivo, di utile per il nostro futuro.
Tutto questo viene specificato ancor più nel dettaglio nel secondo capitolo, dove prendiamo coscienza che sì, possiamo essere di più. I pensieri nella nostra mente ci condizionano, il respiro diventa affannoso e spesso respiriamo perché lo facciamo d’inerzia… ma regolare il nostro respiro significa regolare la nostra mente.
E tutto questo ci aiuta nella nostra performance artistica ma non solo, anche nella vita di ogni giorno, nelle attività più piccole e quotidiane. Semplicemente ciò che conta è imparare a stare bene con noi stessi, con il nostro corpo e con la nostra mente. Il libro contiene altri suggerimenti che vi consigliamo di leggere con attenzione, comprese le testimonianze di persone che hanno seguito i suddetti suggerimenti.
Nel terzo capitolo si parla di “ancoraggio”, inteso come associazione di ricordi o sensazioni; nel quarto invece andiamo ad analizzare il concetto di immagine.
Oggi badare all’immagine è fondamentale e il libro dona interessanti dritte su come farlo nel modo migliore, mantenendo comunque la propria identità ed anzi, imparando a valorizzarla al meglio.
L’immagine parla un proprio linguaggio, un linguaggio che sappiamo poter essere cognitivo o patemico, quindi più distaccato o maggiormente emozionale, ma comunque ha un linguaggio, una propria grammatica, una propria autonomia. Imparare ad utilizzare queste nozioni, a trasformare i difetti in pregi, a fare perno sul proprio carisma, sono tutti dettagli che possono fare la differenza… soprattutto per la vita di un artista.
Il quinto capitolo continua sulla scia del quarto, con informazioni utili sul come farsi conoscere sul web, sul come affrontare un lavoro o una collaborazione al massimo delle proprie potenzialità. Il libro termina con una serie di interviste molto interessanti a personalità importanti nel mondo della musica, come Omar Pedrini, Massimo Varini o Giuseppe Marano.
Passa dalle pratiche meditative di respirazione all’importanza dell’immagine sul web in pochissimo tempo eppure mantenendo una linea guida estremamente chiara.
Una lettura profonda ed allo stesso tempo leggera nel suo scorrere, decisamente consigliato non solo per gli artisti.
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