SIS FELIX
Il progetto che abbiamo davanti a noi oggi non è il classico progetto emergente italiano, e non è nemmeno post rock, ma non per questo è meno interessante.. anzi.
Parliamo di una band che fonda il suo groove e il suo spirito ribelle nel periodo più rivoluzionario della musica Rock psichedelica, cioè negli anni ’80. In quel periodo abbiamo assistito ad alcuni dei più grandi album della storia. Questo gruppo si fa subito notare, al punto da essere recensiti da Rockerilla in occasioni delle selezioni ad Arezzo Wave.
Passano gli anni, la band si scioglie, ma la voglia di suonare e di lasciare il segno rimane. Ed è così che arriviamo al 2012, anno in cui il progetto riprende vita, capitanato da Roberto (Voce) e Alessandro (Basso). Passa qualche anno, la band trova altri elementi, nascono i brani, si entra in sala registrazioni.. ed ecco che nasce Figures.
Una voce che richiama uno stile d’altri tempi, un pò alla Depeche Mode, sensuale e calda, si unisce egregiamente a una trama sonora ricca di pattern scuri e intriganti. Il Basso rappresenta uno dei punti chiave dell’intero concetto dell’album, come un motore che spinge avanti il gigantesco macchinario.
1-FIGURES. Immaginate di poter congelare un momento, una band, e di poterla scongelare dopo anni per riascoltarla in tutto il suo splendore. È questa la sensazione che avvertiamo ascoltando il primo brano. Una scia che sembra arrivare direttamente dagli anni ’80 e ci fa sognare ad occhi aperti. Dark Wave pura e semplice, una drum incalzante e psichedelica, arpeggiatori, una voce con impronta un pò british, un pò alla the Cure. Questo brano ci fa dimenticare per un attimo di essere nel 2021, e ci fa sognare.
2-LONELY. Fin dal suo inizio questo brano si presenta subito chiaramente come un degno successore del primo brano. Un Basso ammaliante ci presenta un riff semplice ma che rimane in testa. Poi il brano prende il volo, con incredibili tappeti synth e riff di chitarra, con effetti morbidi e luccicanti.
3-MY SUFFERING SOUL. Un brano forse più introverso dei primi due, ma sempre sognante e scorrevole, attraversato da questa onda sonora che sembra non fermarsi mai. La voce qui è quasi sofferente, sembra volerci raccontare molto di più di poche semplici parole contenute in un testo. Un’anima sofferente che si esprime in tutta la sua energia tra le onde soffuse di questo mare psichedelico.
4-SENSATIONS. L’ultimo brano lancia nell’etere qualcosa di nuovo, come se l’ultima canzone fosse un preambolo di qualcosa che deve ancora arrivare. Che sia la premessa per un nuovo album? Avvertiamo qualche sonorità Post-rock, ambientazioni più moderne rispetto ai brani precedenti. Siamo sicuri che la scelta di sistemare questo brano in fondo sia voluta, per lasciare la curiosità e il desiderio di sentire di più.
Un EP che lascia sicuramente il desiderio di ascoltare altro. Cosa verrà? Quale sarà la prossima mossa di questo interessante progetto musicale italiano? I Sis Felix ci promettono di tornare presto sulle nostre pagine, per una nuova recensione. E noi li aspettiamo con grande trepidazione. A presto ragazzi!
VOTO: 8
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Paul – Postrock.it