Artichokes
Flashbulbs
Gli Artichokes giocano con il sound aggressivo e rabbioso, lasciando però il giusto timbro alle sonorità più orecchiabili, per un genere che brilla di luce immensa e racconta storie cosmiche.
Il trio imperiese post rock Artichokes, torna sulle scene con il secondo album in studio Flashbulbs per l’etichetta Re-Verb. Il mondo psichedelico e delicato che si crea al suo interno collega momenti di riflessione, per qualcosa di grande ispirazione da stravolgere le proprie vite. Il termine che la band descrive con questo nuovo lavoro, avvicina l’ascoltatore all’insieme di ricordi vissuti, su una memoria carica di esperienze personali e di incantevole fattura.
Se nel primo disco A Wish Is del 2015 si dava un senso di inizio a un viaggio sperimentale e elaborato, con questa nuova fatica le tinte strumentali ricercate aumentano di spessore, con distorsioni graffianti e varie sfumature avvolgenti.
Il risultato è un’opera incendiaria con ambientazioni eleganti e incisive.
L’apertura danzante di “Toska”, apre il suo percorso su un tiro energico e d’impatto. Il riff portante delle chitarre acide, si scaglia con violenza sulla ritmica da brividi e dopo la prima sfuriata iniziale, il riverbero stupendo del delay, si incastra al groove magnetico del basso e alla furia ruvida della batteria. Segue “Neurone(balla da solo e si diverte)” incentrato sul feedback di fondo cosmico, che ci proietta su un’atmosfera spaziale.
Il brano viene impreziosito nella parte centrale, con l’aggiunta di una tromba surreale e interessante.
Invece su “Lorda Orda di Androidi” il timbro ipnotico del basso, si cimenta su un tempo veloce e diretto. Nel vortice ripetitivo si percepisce una linea vocale amplificata, che narra qualcosa di misterioso e elettrificato. Poi nel finale tornano alla ribalta, le chitarre sporche e devastanti che chiudono un percorso sognante.
Sull’arpeggio delicato di “Possibile”,si avvolge la melodia particolare della voce preziosa di Anthony D’Aguì, su un testo maturo che narra un sogno ad occhi aperti. La composizione infine, si chiude con il cambio finale esplosivo.
Prima di arrivare all’atto conclusivo, ci soffermiamo sulla title track “Flashbulbs”, che racchiude a dovere tutto il paradiso meticoloso del trio, lo stile post rock prende il suo spazio sensibile sopra paesaggi stupendi, per una suite incredibile ricca di distorsioni importanti.
Chiudiamo questo viaggio sulle note dolci di “Alle Stelle” uno degli ultimi singoli rilasciati, anche qui la voce si libera leggera su una tematica struggente e corposa. Per una giusta chiusura a un disco roccioso.
Gli Artichokes giocano con il sound aggressivo e rabbioso, lasciando però il giusto timbro alle sonorità più orecchiabili, per un genere che brilla di luce immensa e racconta storie cosmiche.
VOTO: 7
Artichokes – Flashbulbs
– RE-verb –
Produced by Artichokes and Marcello Venditti
Recorded by Francesco Genduso at “Onda Studio”, Imperia, Italy
Mixed by David Rosati from “ACME Recording Studio”,Raiano(AQ). Italy
Artichokes are:
Anthony D’Aguì(Guitar-Vocals)
Andrea De Thomatis(Bass-Synth)
Lorenzo Lanteri(Drums)
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