Earthset
La miscela personale che si crea, tocca ambienti e paesaggi culturali importanti, infatti sin dal 2013, la band ha un evoluzione musicale enorme, fino alla maturità definitiva, che li conferma a pieno in questa nuova opera.
Di questo concept album, troviamo anche una colonna sonora uscita poco dopo e distribuita, per due etichette notevoli Dischi Bervisti e Koe Records. In questo lavoro si narra in chiave teatrale il film muto del 1921, diretto dal comico Andrè Deed, dove si narra un racconto sensibile e struggente. Ampliato nel confronto tra un robot buono e uno cattivo, su un mondo fantascientifico e di grande gusto sofisticato. Il concerto viene suddiviso in otto capitoli silenziosi e sussurrati, che si aprono leggeri durante il cammino, dove la band con un carisma visionario, porta a termine le composizioni in modo eccellente.
Nel sottofondo i feedback ovattati, si incastrano al riverbero cosmico e nel silenzio un arpeggio stupendo prende vita. Una batteria leggera poi, si collega al rumore corposo, della seguente “Cap II – Il Fuoco”.
Il loop temporale che si crea sopra il basso e la ritmica, lascia brividi unici sulla pelle, fino ad esplodere con una rabbia distorta, chiudendo la traccia. Il delay meticoloso della chitarra, apre gli occhi sull’arpeggio dolce di “Cap III – L’Inganno”, cullandoci a dovere su un luogo dormiente, i passaggi oscuri tornano nel finale lasciando un punto in sospeso.
“Cap IV – La Festa” invece si lascia andare a una giornata spensierata, alla ricerca di ricordi felici. Qui ci sono i primi accenni di post rock, dove un chiaro riferimento ci porta ai Mogwai, le chitarre contagiose si addentrano in una struttura leggera, di un tempo godibile. Nei seguenti due capitoli “Cap V – L’Uomo Meccanico” e “Cap VI – La Fuga”, troviamo il collegamento principale di quest’opera, il punto più alto, dove prende vita la figura di questa macchina, avvolta da un sentimento represso, che porta alla fuga.
Questo tiro energico continua anche sul “Cap VII – Il Ballo” all’interno di un vortice caldo e ben strutturato, qui la ritmica fa un lavoro incredibile, lasciando un segnale forte alla melodia. L’opera infine si chiude sulle note dell’ultimo capitolo “Cap VIII – Lo Scontro” per affrontare questa lunga battaglia, che prende il sopravvento in chiave elettronica, il giro di batteria ruvido si sposa alla perfezione, con il noise disturbante e unisce tutti gli elementi aggiuntivi, a una scrittura contemporanea d’altri tempi.
VOTO: 7,5
Earthset – L’Uomo Meccanico(2020)
Dischi Bervisti / Koe Records
Live recorded, mixed and mastered by Claudio Adamo.
Earthset are:
Costantino Mazzoccoli: guitars
Luigi Varanese: bass
Ezio Romano: guitars
Emanuele Orsini: drums
Link:
Bandpage Facebook: https://www.facebook.com/Earthset
Bandcamp: https://earthset.bandcamp.com/music
Spotify: https://open.spotify.com/artist/27FihPbgJOaSdAyq9kgb9t
Simone – Postrock.it