Universi Paralleli Apparentemente Sconnessi
Il loro universo si fonde su sonorità lucide dando libero sfogo a qualcosa di originale e autentico. In questo capitolo che li lancia in modo definitivo sulla scena musicale del momento dal titolo riflessivo Universi Paralleli Apparentemente Sconnessi, la band invita l’ascoltatore a credere nel proprio destino, cercando di unire i mondi e lo stato d’animo in un’unica connessione personale e matura.
“Montagne” è il brano iniziale con una carica subito feroce della chitarra e una linea vocale morbida , orchestrata alla perfezione all’interno di un testo sensibile e melodico. Le percussioni agitano il percorso in un ambiente inquietante che ruggisce con grinta a una luna dispersa nel vuoto. Una grande apertura, con una vena artistica simile ai passaggi rumorosi dei Verdena. Il secondo brano è “Jelly”, il primo singolo di lancio, qui la band smuove un dormiente timbro ipnotico, con le parole amplificate e una luce che si intravede in fondo al tunnel. Il groove caloroso del basso poi si agita in una solitudine incompresa esplodendo nel rumoroso finale incendiario.
Con “Diagnosi” ci spingiamo verso l’oscurità e notiamo una composizione dolce, che fa da valvola di sfogo per giornate intense e monotone.
Le ultime due tracce disegnano un muro solido e struggente di suoni preziosi, lasciando sempre quello spiraglio caotico e dinamico. Come il sound leggero di “Nuda” una composizione semplice e lineare, che si basa sul grande rapporto basso/batteria scorrendo a dovere sulla qualità malinconica della voce, esprimendo un odio estremo nel finale. Chiudiamo con “VII” e una cavalcata dal tiro grunge, che lascia una buona impressione sulla pelle.
VOTO: 6
Slon – Universi Paralleli Apparentemente Sconnessi
Music Composed By Slon
Slon are:
Renato Moretti: guitars and voice
Riccardo Pilotta: drums
Federico Ilardo: bass
Link Utili:
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° Spotify: https://open.spotify.com/artist/1pkRQAtGulBF0MBM95y5C1
Simone – Postrock